Progetto Teatro in classe

Venerdì 10 maggio si è svolta al teatro Bonci di Cesena l’XI edizione del progetto "Teatro in classe”, l’iniziativa organizzata dal Resto del Carlino in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione Ert e con il contributo di Conad. 

Il nostro Istituto si è aggiudicato il secondo premio. A decretare il risultato è stata una
giuria che ha valutato le recensioni realizzate da 180 studenti di varie scuole superiori del territorio: ragazze e ragazzi nel corso dell’anno dopo aver assistito a uno spettacolo al Teatro Bonci, hanno lavorato insieme a scuola per redigere la recensione di quanto visto e producendo così testi che sono stati pubblicati sulle pagine del Carlino. 

Gli studenti delle classi 5D GAT e 5G VE partecipanti al progetto, guidato dalla prof.ssa
Lina Gallina, hanno recensito lo spettacolo Il Capitale. Un libro che non abbiamo ancora letto. Sono stati valutati l’efficacia giornalistica, la capacità di lettura del linguaggio teatrale, l’originalità e profondità delle riflessioni suscitate dagli spettacoli. L’istituto ha ricevuto la targa offerta dal Resto del Carlino, mentre a tutti gli studenti e studentesse sono state consegnate le card da 3 ingressi omaggio alla prossima stagione teatrale. 

Di seguito la recensione prodotta dagli studenti delle classi 5D e 5G del nostro Istituto. 

DALLA FABBRICA AL TEATRO
Il 9 luglio 2021 una mail comunica agli operai della GKN di Campi Bisenzio, un'azienda di componentistica per auto, il licenziamento immediato e la chiusura dello stabilimento. Accorsi increduli davanti alla fabbrica, gli operai trovano il cancello chiuso e di fronte a quel cancello si impone per ciascuno di loro una scelta drammatica: tornare a casa oppure varcare quel cancello e lottare contro l'ingiustizia e il fallimento del proprio progetto di vita? Molti decidono di occupare la fabbrica fondando un collettivo dallo slogan #Insorgiamo. La compagnia teatrale Kepler-452 ha condiviso un lungo periodo con il presidio degli operai riuniti in assemblea permanente e ha allestito lo spettacolo “Il capitale. Un libro che non abbiamo ancora letto”, portando sul palcoscenico alcune pagine dell’opera di Marx rilette attraverso la lente di questa esperienza. Si tratta quindi di un teatro particolarissimo, la cui singolarità non si limita alla forma documentaria ed è immediatamente evidente: il pubblico non si siede in platea ma sul palco e gli attori non sono professionisti ma operai che interpretano sé stessi.  La scenografia ci porta nell’ambiente della fabbrica, con i tavoli da lavoro, i carrelli, i cassoni; una luce fredda rischiara appena uno spazio disadorno in cui risuonano rumori metallici. I protagonisti, con la tuta operaia, si presentano al banco di lavoro non solo con il proprio nome e ruolo, ma anche con il loro numero di matricola. L’azione è limitata alla gestualità ripetitiva della mansione sulla linea di fabbrica e al racconto delle biografie dei protagonisti, prima e dopo il licenziamento.  Nel racconto di sé gli operai muovono dalla domanda “Come stai?” che tante volte si sono sentiti rivolgere. Non è facile rispondere a questa domanda quando improvvisamente ti trovi di fronte alla necessità di compiere un grande sacrificio per una lotta che fino ad un giorno prima non sapevi nemmeno di dover combattere. 

L’esperienza del collettivo della GKN non è solo quella drammatica del licenziamento, ma è anche la riscoperta di valori che nascono dalla condivisione e dalla consapevolezza della condizione di uomo oltre che di lavoratore. Richiamandosi alle pagine del Capitale, lo spettacolo porta a una riflessione sulla condizione del lavoro e, infine, sul tempo: il capitale è il nemico invisibile che possiede il tempo e ne dispone a scapito della nostra dignità. Il lavoro non è solo salario, difendere il proprio posto significa tutelare la propria dignità. 

E tu saresti pronto a sacrificare parte della tua vita per un diritto di tutti come il lavoro? Perché c’è qualcuno che lo sta già facendo anche per te. Lo spettacolo, per la regia di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, partendo da una piccola vicenda offre una nuova e stimolante prospettiva su uno dei testi più influenti della storia moderna ed ha raggiunto una risonanza internazionale.

Classe 5D – 5G